Settimana europea della programmazione EU Code Week 2020 – Dal 10 al 25 ottobre

La Settimana europea della programmazione, Europe CodeWeek, un’iniziativa dal basso sostenuta dalla Commissione europea, è una campagna di sensibilizzazione e alfabetizzazione aperta alla partecipazione attiva di chiunque possa contribuire a diffondere il pensiero computazionale attraverso il coding in modo divertente e coinvolgente.
L’8a edizione della Europe CodeWeek, si aprirà giovedì 8 ottobre con un evento online. Dal 10 al 25 ottobre saranno proposte numerose attività online e una sfida originale #CodeWeekDance a cui possono partecipare tra gli altri scuole, insegnanti, biblioteche e imprese. Il nostro istituto come ogni anno parteciperà all’iniziativa con varie attività didattiche proposte dai docenti delle diverse aree disciplinari dei singoli plessi e classi.
Coding@Home
Molte attività si svolgono a scuola, grazie all’entusiasmo degli insegnanti, a vantaggio degli alunni. Ma attività di coding possono essere efficacemente organizzate in qualsiasi contesto anche in famiglia. Per svolgere le attività, non occorre avere già conoscenze specifiche né dispositivi elettronici. Le attività intendono stimolare il pensiero computazionale e coltivare le abilità di allievi, genitori e insegnanti, a casa o a scuola.
Invitiamo le famiglie della nostra comunità scolastica a visitare le risorse gratuite messe a disposizione dalla commissione europea https://codeweek.eu/resources/CodingAtHome e a praticare il Coding in famiglia. Il progetto si basa sull’iniziativa “Coding in famiglia” dell’Università di Urbino e dell’Associazione CodeMOOCnet, in collaborazione con Rai Cultura. Sul sito potrete trovare una raccolta di brevi video, materiali fai da te, enigmi, giochi e sfide di coding.
Perché è importante praticare coding
Coding è un termine inglese traducibile in italiano con la parola programmazione, ma in realtà non è soltanto questo. Il coding, al di là del significato tradizionale, è lo “strumento” più efficace e divertente per sviluppare il pensiero computazionale. La pratica del coding potenzia il pensiero computazionale e permette di farlo in qualunque ambito disciplinare, non necessariamente in informatica e matematica, in altre parole il coding è per tutti.
“Per pensiero computazionale si intende un processo mentale che consente di risolvere problemi di varia natura seguendo metodi e strumenti specifici pianificando una strategia. È un processo logico creativo che, più o meno consapevolmente, viene messo in atto nella vita quotidiana per affrontare e risolvere problemi. L’educazione ad agire consapevolmente tale strategia consente di apprendere ad affrontare le situazioni in modo analitico, scomponendole nei vari aspetti che le caratterizzano e pianificando per ognuno le soluzioni più idonee.
Tali strategie sono indispensabili nella programmazione dei computer, dei robot, ecc. che hanno bisogno di istruzioni precise e strutturate per svolgere i compiti richiesti. Tuttavia, nella didattica, si possono proficuamente mettere a punto attività legate al pensiero computazionale anche senza le macchine. Ogni situazione che presupponga una procedura da costruire, un problema da risolvere attraverso una sequenza di operazioni, una rete di connessioni da stabilire (es. un ipertesto), si collocano in tale ambito, a patto che le procedure e gli algoritmi siano accompagnati da riflessione, ricostruzione metacognitiva, esplicitazione e giustificazione delle scelte operate.
Sostanzialmente, si tratta di un’educazione al pensiero logico e analitico diretto alla soluzione di problemi. Impiegandolo in contesti di gioco educativo (es. la robotica), dispiega al meglio le proprie potenzialità, perché l’alunno ne constata immediatamente le molteplici e concrete applicazioni. Ciò contribuisce alla costruzione delle competenze matematiche, scientifiche e tecnologiche, ma anche allo spirito di iniziativa, nonché all’affinamento delle competenze linguistiche. Nei contesti attuali, in cui la tecnologia dell’informazione è così pervasiva, la padronanza del coding e del pensiero computazionale possono aiutare le persone a governare le macchine e a comprenderne meglio il funzionamento, senza esserne invece dominati e asserviti in modo acritico.”
Tratto dal punto 5 delle “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”, documento a cura del Comitato Scientifico Nazionale (CSN), istituito con DM 254/12 per l’attuazione delle Indicazioni nazionali e il “miglioramento continuo dell’insegnamento”.
Prof. Giuseppe Armocida
Animatore Digitale IC “A. Volta” Lazzate
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